Si, bene ha colto nel segno Alda Merini – letta per noi dalla brava Karen Casagrande – “ci sono donne… e poi ci sono Donne Donne…”.
Mi hanno colpito – in questa tre giorni napoletana – gli sguardi di tante donne sommelier FISAR convenute a Napoli da tutta Italia.
Sguardi vivi, profondi, intelligenti, pieni di passione. Ho osservato e riconosciuto tante Donne Donne tra noi.
E’ una consapevolezza nuova che ci mancava solo qualche tempo fa. O forse mancava a me. Non avevamo abbastanza fiducia in noi stesse, né abbastanza coraggio. Non la giusta capacità di visione e progettualità. Non la determinazione di andarci a prendere ciò che è nelle nostre corde riuscire a prendere. Tanta strada abbiamo percorso… e tante ginocchia ci siamo sbucciate. Abbiamo accettato di farci relegare in secondo piano: brave, precise, affidabili, ma sempre in secondo piano, dietro ad uomini spesso meno capaci di noi. Ginocchio piegato e senso d’inadeguatezza: un’atavica rassegnazione alle retrovie.
Un nostro grande limite – ah che zavorra ancorata ai piedi, noi nemiche sempre di noi stesse… – è stata l’incapacità di fare squadra. Troppo spesso abbiamo lasciato prevalere stupide rivalità al femminile. Senza renderci conto che sconfitta una eravamo sconfitte tutte e che lo spazio che ci rubavamo a vicenda significava uno spazio in meno per tutte.
Non so se questo tempo sia finito per davvero, ma annuso un’aria nuova intorno e scorgo occhi con guizzi di sorriso dentro.
Forse sono io che, passati i cinquanta, ho ingranato la quinta e non ho più paura della vita e delle sue sfide. O forse invece siamo noi tutte che abbiamo scelto di far nostra la maiuscola e di raddoppiarci l’appellativo: Donne Donne!
Ben ha detto Elena Martusciello – Past President Nazionale delle Donne del Vino, sguardo e sorriso di pace e saggezza – a proposito del vino quale comun denominatore delle Donne Donne. Passione, forza, determinazione e coraggio sono doti femminili a prescindere, ma un po’ di più nelle donne che amano il vino e se ne occupano.
Un grazie di cuore a voi, donne belle che ho ritrovato o conosciuto in questi giorni. Siete state tante e tutte mi avete sorpreso con un po’ di inaspettato, un pizzico di sorpresa in ciascuna. Ho intravisto promettenti ricchezze e sterminate praterie davanti a noi. Crediamoci…
Un unico, simbolico abbraccio ad Anita Mercogliano – splendida padrona di casa, coordinatrice FISAR IN ROSA Italia del Sud – che si allarghi a raggiera a tutti voi che in qualche modo avete contribuito alla buona riuscita della Convention.
A tutte noi l’augurio di portare per sempre un pezzetto di Titina De Filippo nel cuore:
“Nun era bella
Ma ‘a bellezza soia
‘a sapeva sul’essa,
e s’ ’a sapeva spennere
pè dint’ ‘o specchio,
quanno n’ata faccia
‘e na femmena bella,
bella ‘o vero,
le cercava ‘o piacere
d’essere cumm’a essa
pè na sera.”